Obbiettivo
importante
della Petizione e’ stato quello di sensibilizzare le Istituzioni interessate
Sindaco, Presidente della Regione, Governo affinche’ il Canale e l’Isola
di S. Pietro siano dichiarati Area Naturale Protetta.
Motivo
determinante l’iniziativa e’ stato l’affondamento nel settembre 2000 di un
cargo russo con 14.000 tonnellate di carbone e 14 tonnellate di gasolio
al largo della costa nord dell’Isola. Dopo
gli scontati commenti di rammarico non molto e’ stato fatto: il relitto della
nave al momento e’ stato parzialmente recuperato; il carico, fortunatamente
poco inquinante sotto il profilo chimico, e’ ancora disperso sul fondale;
l’aspetto piu’ preoccupante e’ che non sono state
pianificate iniziative concrete a livello locale per prevenire eventi simili.
Quindi
oltre la richiesta di intervento immediato
per la completa rimozione del carbone sversato su un fondale di posidonia
(la pianta oceanica che garantisce l’ossigenazione del mare) viene
riconfermata l’esigenza dell’adozione
di una normativa specifica di tutela
dell’Area e di organismi locali di
proposta e controllo degli interventi necessari. La petizione,
considerando la particolare conformazione del Canale di S. Pietro che ne fa una
eccezionale zona di riproduzione delle specie ittiche dei mari sardi, potremmo
dire “l’Acquario del Sulcis”, chiede che sia proibita al suo interno la
navigazione delle navi trasporto merci e la pesca professionale (intendendosi
per tale la pesca intensiva in tutte le sue forme; forti restrizioni potrebbero
invece essere previste per dilettanti e sub). Altri
punti nodali il conseguimento del risarcimento del danno a favore della Comunità
dell’Isola e l’adozione di una normativa per lo sviluppo ecocompatibile del
polo di Portovesme essendo il controllo delle emissioni del complesso
industriale condizione necessaria per l’efficacia del sistema di protezione
dell’Isola di S. Pietro. E’ suggestivo pensare che ai grandi spazi del mare
di S. Pietro si sono in parte sostituiti i grandi spazi di libertà della rete
delle reti!
Proteggere
l’Isola di S. Pietro e il suo straordinario patrimonio naturale arricchisce un
po di piu’, a ben vedere, la libertà di noi tutti!