La
Mescciùa
Oggi,
provo a proporvi una ricetta ligure, le cui origini sono
state attribuite alla riviera spezzina: la Mescciùa.
Piatto
povero per eccellenza, preparato dalle donne di mare che
raccoglievano le granaglie e i cereali che sfuggivano
dai sacchi durante le operazioni di carico e scarico
sulle navi. La
meticolosità mista all’ingegno delle donne liguri,
contribuivano ad arricchire il problema quotidiano della
cena. Siamo nella
stagione giusta, qui piove, fa freddo e si sente il
bisogno di mangiare un piatto caldo, saporito e
nutrizionalmente sano.
Procuriamoci
dei legumi secchi quali: 100 g. di ceci, 100 g. di
fagioli cannellini, 100 g. di farro. Per i primi due, si
procederà con il consueto ammollo della notte.
Poi si passa alla cottura, che deve essere lenta e
prolungata. In una pentola di coccio si mettono i
fagioli e i ceci con acqua abbondante, sale e aromi a
piacere e si cuoce per 40’ circa, poi si aggiunge il
farro e sempre lentamente si porta a cottura per
30’.Al termine si otterrà una zuppa densa, profumata
da condire con olio extravergine, pepe e abbondante
pecorino grattato.
Questa
è una base che si presta anche a variazioni: al posto
del farro si può usare il grano, si può aggiungere il
soffritto, aglio e quanto la vostra fantasia vi suggerirà.
Che ne pensate?
Un
saluto affettuoso e a presto, Silvia
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